Sarà inaugurata domenica 17 maggio alle ore 19.00, presso Palazzo Ex Pretura di Noci, la mostra “Trittico d’arte: a pènne, u pennidde, a lusce”, ultimo lavoro del Centro Studi sul dialetto di Noci. Con una conferenza stampa di presentazione, sono state svelate alcune anticipazioni. La mostra, che sarà visitabile sino al prossimo 23 maggio, si compone di 20 tele (u pennidde) realizzate dal pittore Antonio De Grazia, 20 foto (a lusce) di Francesco Sgobba Palazzi, 14 di Luca Curci e ben 18 poesie (a pènne) inedite in dialetto, composte da Mario Gabriele, Francesco Galassi, Pietro Gigante e Giovanni Laera. Le poesie, affiancheranno le opere e le foto, che le hanno ispirate. L'intento è quello di rappresentare Noci e il suo territorio, attraverso i valori che da sempre hanno guidato le ricerche del centro studi: l'identità, la comunità e l'appartenenza.

Non mancherà un momento introduttivo curato da Giovanni Laera e Chiara Fasano, membro del blog del Centro Studi. Tra i progetti prossimi dell’Accademia, anche lo Spoon River di Noci. L’opera, una raccolta di poesie e oralità, nasce dalla volontà di ricordare alcune personalità nocesi, recuperando un’umanità perduta o dimenticata troppo in fretta.